”La Uil-Fpl Sicilia, esprimendo la massima solidarietà al professionista aggredito giorno uno ottobre 2024 presso il Pronto Soccorso del Civico di Palermo, denuncia con forza il crescente numero di aggressioni subite dai lavoratori nelle aree di emergenza”, a dirlo in una nota sono il segretario regionale Uil-fpl con delega alla sanità Pippo Piastra e il coordinatore regionale Uil-fpl 118 Sicilia Alessandro Fecarotta che proseguono – ”gli episodi di violenza fisica e verbale ai danni di medici, infermieri e personale ausiliario, rappresentano una grave violazione del diritto alla sicurezza sul luogo di lavoro, compromettendo la serenità e l’efficacia con cui i nostri operatori sono chiamati a svolgere il proprio servizio quotidiano”.
”Ricordiamo che la normativa italiana tutela gli operatori sanitari dalle aggressioni, anche attraverso l’art. 583-quater del Codice Penale, che prevede l’aggravante specifica in caso di lesioni personali ai danni di chi esercita una professione sanitaria e la più recente Legge n. 113 del 14 agosto 2020 che ha introdotto misure importanti per la prevenzione e il contrasto delle aggressioni contro il personale sanitario. Tuttavia, nonostante l’esistenza di questi strumenti normativi, la situazione nei pronto soccorso continua a degenerare”.
”Per affrontare in maniera concreta questa emergenza, chiediamo all’Amministrazione ospedaliera di adottare urgentemente le alcune misure come l’intensificazione dei controlli di sicurezza, con la presenza costante di posti di polizia o personale di vigilanza nelle aree critiche del Pronto Soccorso. Il potenziamento del sistema di videosorveglianza, soprattutto nelle zone più a rischio, per monitorare costantemente l’area e scoraggiare possibili aggressioni. Chiediamo ancora un tavolo tecnico permanente con l’Amministrazione ospedaliera, allo scopo di elaborare soluzioni definitive per la protezione del personale sanitario e garantire che gli operatori possano lavorare in sicurezza, senza dover temere per la propria incolumità. Infine, chiediamo assunzioni di personale per ridurre i tempi di attesa spesso causa scatenante di frizioni.”
”Questa la nostra proposta – concludono i due dirigenti sindacali – affinché vengano messe in atto tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza dei lavoratori e un servizio sanitario di qualità”.
di Redazione
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